venerdì 6 novembre 2009

La preoccupazione dei commercianti.

Era prevedibile la risposta immediata dei commercianti alla mia provocazione sulla pedonalizzazione di parte del centro storico, meno prevedibile la supponenza con la quale considerano il centro come "cosa nostra". La mia proposta non è anacronistica visto che coincide con i lavori di una commissione chiamata a decidere il futuro della piazza, e il mio non è un intervento che tende alla desertificazione del centro storico di Tolmezzo, non fosse altro perché il centro è già un deserto.
Da una pedonalizzazione supportata dalla creazione di una massiccia dotazione di parcheggi ai margini, può trarre uno stimolo allo sviluppo, come in altre parti è già avvenuto. Comunque ritengo sia una ipotesi su cui sia legittimo discutere, e che per essere documentati, riguarda una ventina tra negozi ed esercizi pubblici e cinque banche…Se continuiamo con la politica di non disturbare il centro, perché soffre già molto, corriamo il rischio di svegliarlo quando sarà troppo tardi, perché definitivamente morto. A me comunque piacerebbe invece che i cittadini facessero rumore per riappropriarsi del centro della loro città.
E´vero che anch´io, come ex Sindaco, devo fare il "mea culpa", ma non per il parco urbano sulla ex ferrovia che è il luogo più frequentato di Tolmezzo, o per aver voluto la circonvallazione che elimina dal centro il traffico di passaggio, ma al contrario per essermi a volte lasciato condizionare dal conservatorismo delle associazioni dei commercianti e mi auguro, per il bene di Tolmezzo, che l’attuale Amministrazione comunale abbia il coraggio di arrivare dove non sono arrivate le precedenti.

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