Il Comune di nome Carnia.
Invece della Comunità Montana, come propone qualcuno, eliminare tutti i 28 Comuni, per riunirli in uno unico: il Comune della Carnia!...Una provocazione? Sì e no. Sì perché l’idea incontrerebbe l’opposizione di tutti i 28 Comuni, no perché una innovazione troppo radicale, anche se non è attuabile, serve ad alimentare il dibattito sul piano culturale, per evitare che in politica ci si muova come i gamberi…
Nella società della globalizzazione che ci sta davanti, la sociologia è concorde nell’affermare che il valore dell’identità costituirà un arma in più, per affrontare le nuove sfide. Sarà vincente la soluzione definita “glocale”. Ebbene se riflettiamo sull’identità ci accorgiamo che non esiste una identità di Comune, ma una identità di paese, e peculiarità nostra (e quindi vantaggio nostro!) una identità a livello di territorio della Carnia. L’abitante di Collina, per fare l’esempio estremo, sotto il profilo dell’identità si considera “culinòto” e “carnico”, Forni Avoltri è per lui un dato anagrafico non identitario…
Su questa osservazione potremmo anche aprire un sondaggio in Facebook, al quale mi piacerebbe partecipassero soprattutto i giovani!...
Se non costituiscono un valore identitario gli attuali Comuni, te l’immagini i Comuni di vallata?...
La soluzione del Comune di 40.000 abitanti invece, riporterebbe in capo al Comune il valore identitario che ci distingue, e di cui andiamo orgogliosi…
Il primo Comune montano d’Italia.
Già la legge di riforma degli enti locali, la 142 del 1990 prevedeva la possibilità di trasformare una Comunità Montana in Comune montano, attribuendo al nuovo Comune anche le competenze e le risorse che la legge assegna alle Comunità Montane. Non mi risulta che ci siano stati altri casi di applicazione della legge, potremmo quindi essere all’avanguardia…
Con quali vantaggi o svantaggi…
Svantaggi non ne vedo al di là della perdita della fascia di Sindaco da parte di 27 soggetti ridotti al rango di Presidenti della Circoscrizione Comunale.
Vantaggi? Si fa una gran fatica ad enumerarli tutti…
Qualcuno non ha pensato alla Provincia della Carnia, visto che non si riesce ad ottenere quella dell’Alto Friuli? Ebbene, il Comune Carnia costituirebbe un rafforzativo rispetto alla Provincia. Diventerebbe comunque il quinto Comune della Regione, maggiorato dalle competenze di Comunità Montana. Ad elezione diretta, per buona pace di tutti quelli che hanno pensato che l’elezione diretta della Provincia risolvesse tutti i problemi della Carnia. Con un nome radicato nella storia e non inventato come quello di Alto Friuli.
Ma soprattutto con le competenze forti del Comune e non con quelle indefinite delle Province (che giustamente qualcuno pensa di eliminare!)….
Un Comune capace di definire il Piano regolatore della Carnia, di gestire l’edilizia privata della Carnia, di gestire tutti i servizi in una dimensione carnica. Un Comune nel quale gli Assessori avrebbero competenze a livello della Carnia, impegnati quindi a sviluppare la cultura carnica, il sistema di istruzione della Carnia, il turismo carnico, le attività produttive della Carnia, lo sport della Carnia ecc. ecc.
Un Comune assistito da una rete informatica efficiente che deve consentire ad ogni cittadino di accedere dalla sede della sua circoscrizione, o da casa se ha il computer, a tutte le informazioni ed i servizi del Comune, compreso evidentemente quello anagrafico.
Un unico bilancio con delega alle Circoscrizioni comunali (gli attuali Comuni) alla gestione delle sole risorse relative all’animazione locale. Con Presidenti e consiglieri eletti, ma operanti a titolo gratuito…
E quindi una unica gestione del personale dei servizi, delle reti…Ve l’immaginate con quali economie di scala, e quindi con quali vantaggi da riversare su tutti i cittadini, ad iniziare dall’energia elettrica a prezzi ridotti, utilizzando le centrali della vecchia Comunità…
Non m’era mai capitato: ho avuto solo consensi alla mia proposta di fare della Carnia un unico Comune! E allora perché non indire un referendum sull’argomento?...
Oppure perché non promuovere una legge regionale che applichi quanto stabilito dal comma 6 dell’art. 28 della legge 142/90. “Al comune montano nato dalla fusione dei comuni il cui territorio coincide con quello di una comunità montana sono assegnate le funzioni e le risorse attribuite alla stessa in base a norme comunitarie, nazionali e regionali. Con la legge regionale istitutiva del nuovo comune si provvede allo scioglimento della comunità montana.
Applicando la legge alla originaria delimitazione delle Comunità Montane in Regione, si ammetterebbe la possibilità di 8 Comuni Montani. Chi ci sta ci sta… definendo molto bene che cosa si intenda con il Comune in rete, ed ancora meglio il ruolo e le funzioni delle Circoscrizioni Comunali in cui verrebbero trasformati gli attuali Municipi…
Invece della Comunità Montana, come propone qualcuno, eliminare tutti i 28 Comuni, per riunirli in uno unico: il Comune della Carnia!...Una provocazione? Sì e no. Sì perché l’idea incontrerebbe l’opposizione di tutti i 28 Comuni, no perché una innovazione troppo radicale, anche se non è attuabile, serve ad alimentare il dibattito sul piano culturale, per evitare che in politica ci si muova come i gamberi…
Nella società della globalizzazione che ci sta davanti, la sociologia è concorde nell’affermare che il valore dell’identità costituirà un arma in più, per affrontare le nuove sfide. Sarà vincente la soluzione definita “glocale”. Ebbene se riflettiamo sull’identità ci accorgiamo che non esiste una identità di Comune, ma una identità di paese, e peculiarità nostra (e quindi vantaggio nostro!) una identità a livello di territorio della Carnia. L’abitante di Collina, per fare l’esempio estremo, sotto il profilo dell’identità si considera “culinòto” e “carnico”, Forni Avoltri è per lui un dato anagrafico non identitario…
Su questa osservazione potremmo anche aprire un sondaggio in Facebook, al quale mi piacerebbe partecipassero soprattutto i giovani!...
Se non costituiscono un valore identitario gli attuali Comuni, te l’immagini i Comuni di vallata?...
La soluzione del Comune di 40.000 abitanti invece, riporterebbe in capo al Comune il valore identitario che ci distingue, e di cui andiamo orgogliosi…
Il primo Comune montano d’Italia.
Già la legge di riforma degli enti locali, la 142 del 1990 prevedeva la possibilità di trasformare una Comunità Montana in Comune montano, attribuendo al nuovo Comune anche le competenze e le risorse che la legge assegna alle Comunità Montane. Non mi risulta che ci siano stati altri casi di applicazione della legge, potremmo quindi essere all’avanguardia…
Con quali vantaggi o svantaggi…
Svantaggi non ne vedo al di là della perdita della fascia di Sindaco da parte di 27 soggetti ridotti al rango di Presidenti della Circoscrizione Comunale.
Vantaggi? Si fa una gran fatica ad enumerarli tutti…
Qualcuno non ha pensato alla Provincia della Carnia, visto che non si riesce ad ottenere quella dell’Alto Friuli? Ebbene, il Comune Carnia costituirebbe un rafforzativo rispetto alla Provincia. Diventerebbe comunque il quinto Comune della Regione, maggiorato dalle competenze di Comunità Montana. Ad elezione diretta, per buona pace di tutti quelli che hanno pensato che l’elezione diretta della Provincia risolvesse tutti i problemi della Carnia. Con un nome radicato nella storia e non inventato come quello di Alto Friuli.
Ma soprattutto con le competenze forti del Comune e non con quelle indefinite delle Province (che giustamente qualcuno pensa di eliminare!)….
Un Comune capace di definire il Piano regolatore della Carnia, di gestire l’edilizia privata della Carnia, di gestire tutti i servizi in una dimensione carnica. Un Comune nel quale gli Assessori avrebbero competenze a livello della Carnia, impegnati quindi a sviluppare la cultura carnica, il sistema di istruzione della Carnia, il turismo carnico, le attività produttive della Carnia, lo sport della Carnia ecc. ecc.
Un Comune assistito da una rete informatica efficiente che deve consentire ad ogni cittadino di accedere dalla sede della sua circoscrizione, o da casa se ha il computer, a tutte le informazioni ed i servizi del Comune, compreso evidentemente quello anagrafico.
Un unico bilancio con delega alle Circoscrizioni comunali (gli attuali Comuni) alla gestione delle sole risorse relative all’animazione locale. Con Presidenti e consiglieri eletti, ma operanti a titolo gratuito…
E quindi una unica gestione del personale dei servizi, delle reti…Ve l’immaginate con quali economie di scala, e quindi con quali vantaggi da riversare su tutti i cittadini, ad iniziare dall’energia elettrica a prezzi ridotti, utilizzando le centrali della vecchia Comunità…
Non m’era mai capitato: ho avuto solo consensi alla mia proposta di fare della Carnia un unico Comune! E allora perché non indire un referendum sull’argomento?...
Oppure perché non promuovere una legge regionale che applichi quanto stabilito dal comma 6 dell’art. 28 della legge 142/90. “Al comune montano nato dalla fusione dei comuni il cui territorio coincide con quello di una comunità montana sono assegnate le funzioni e le risorse attribuite alla stessa in base a norme comunitarie, nazionali e regionali. Con la legge regionale istitutiva del nuovo comune si provvede allo scioglimento della comunità montana.
Applicando la legge alla originaria delimitazione delle Comunità Montane in Regione, si ammetterebbe la possibilità di 8 Comuni Montani. Chi ci sta ci sta… definendo molto bene che cosa si intenda con il Comune in rete, ed ancora meglio il ruolo e le funzioni delle Circoscrizioni Comunali in cui verrebbero trasformati gli attuali Municipi…
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